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Il Metodo Cornell
Ideato quasi 80 anni fa dal prof. Walter Pauk della Cornell University di New York, il metodo Cornell è un sistema efficace per prendere appunti.
Nonostante la sua semplicità – alla fine si tratta di un foglio diviso in 3 parti – il metodo Cornell ti permette di seguire una lezione, una conferenza, una riunione di lavoro:
Mantenendo la
concentrazione
ai massimi livelli;Aumentando
comprensione
ecoinvolgimento
;Fornendo materiale di sudio
chiaro
eordinato
, pronto (o quasi) per essere memorizzato
Vediamo innanzi tutto, che cosa non funziona nella maniera in cui, normalmente, si prendono gli appunti.
Metodo tradizionale vs Metodo Cornell
La maggior parte delle persone, quando prende appunti, si limita a cercare di
trascrivere
le informazioni input che riceve.Si ascolta passivamente, ed altrettanto passivamente si trasferiscono sul quaderno quello che si ascolta.
Nel farlo, il cervello lavora in modo poco efficiente.
La concentrazione si abbassa, subentra la noia e ovviamente la qualità totale del lavoro cerebrale crolla.
Il flusso di informazioni rimane a uno stato di analisi e manipolazione superficiale: quello in cui ci si limita a trasformare i suoni in parole di senso compiuto e a metterle su carta.
Se poi, mentre si ascolta, ci si preoccupa soprattutto di trascrivere tutto, ciò non fa altro che aggiungere inefficienza a inefficienza.
Non rimane tempo per pensare, e quindi scompare ogni coinvolgimento intellettuale rispetto a quello che si ascolta.
Poiché è difficile scrivere tutto, il livello di attenzione e comprensione si abbassa ulteriormente: Si è infatti troppo impegnati a non farsi sfuggire neanche una parola.
Si ha solo l’illusione di ascoltare; ma in realtà si sta lavorando più o meno come un registratore, ma non altrettanto veloce.
Il metodo Cornell invece, prescrivendo delle regole precise di compilazione degli appunti, costringe ad intervenire, fin da subito, sulle informazioni che si ricevono.
In particolare, si tratta di:
Selezionare
, secondo priorità, le informazioni che vengono dateConcettualizzarle
Comprimerle
in maniera che siano più sinteticheOrganizzarle
Prepararle
per un ripasso efficace
Q - Ma come funziona nella pratica?
Le tre sezioni del foglio nel Metodo Cornell
1. Sezione di destra degli appunti Cornell (area A)
E’ quella in cui vengono presi gli appunti veri e propri.
In alto, intesta il foglio con quelli che potremmo definire i dati anagrafici della lezione
data, tema, relatore
, etc).Sotto ad essi, scrivi gli appunti veri e propri, utilizzando:
- parole tue, aiuta a concettualizzare
- liste con elenchi puntati e/o numerati: aiuta a dare ordine e gerarchia alle informazioni
Sintesi
, come su twitter: aiuta a cogliere l’essenzaAbbreviazioni
: come in un sms; aiuta a ponderare le parole;Frecce
e collegamenti, per evidenziare i rapporti logiciDisegni
esplicativi: stimolano la parte visiva e creativa della corteccia cerebrale;Commenti
con note “emotive” (“Che schifo!” “Interessante!” “Bello!”): aiutano il processo di memorizzazione;Caratteri
: usando corsivo, grassetto, MAIUSCOLO, minuscolo, sottolineato etc.
2. Sezione di sinistra degli appunti Cornell (Area B)
E’ la sezione dedicata alle parole chiave, che devono essere:
- Poche: il meno possibile, anche perché lo spazio a disposizione è volutamente ridotto
- Sintetiche: cioè non frasi, ma singoli sostantivi/aggettivi
- Evocative: devono ricordare il contenuto della sezione di destra sia a livello concettuale che mnemonico
Sono proprio questo tipo di limiti, non facili da rispettare, a rendere efficace il Metodo Cornell.
3. Sezione inferiore degli appunti Cornell (Area C)
riassunto
del contenuto delle pagina.- annotare domande, fare brevi considerazioni, appuntarsi promemoria, impressioni, collegamenti, o tutto ciò che si ritiene possa essere utile.
- Per es. Quanto detto mi ricorda che …. Come mai capita X … Vai a rivedere il testo Z … etc.
- An che questa parte può essere iniziata durante la lezione, ma viene per lo più svolta dopo.
- annotare domande, fare brevi considerazioni, appuntarsi promemoria, impressioni, collegamenti, o tutto ciò che si ritiene possa essere utile.
Perché il metodo Cornell è efficace
L’efficacia del metodo Cornell si basa su due fatti principali:
- Durante la lezione, costringe all’
ascolto attivo
, e lo rende ancora più performante poiché dev’essere trasferito su carta, chiudendo così il loop cerebraleascolto-rielaborazione-azione
.
- L’informazione che dev’essere acquisita compie in questa maniera un ciclo completo e diventa molto più stabile anche da un punto di vista mnemonico.
Dopo la lezione, costringe a rielaborare il materiale in maniera analitica e sintetica, e permette poi il ripasso a tre livelli di dettaglio differenti:
- quello dei riassunti (sezione inferiore),
- quello delle parole chiave (sezione sinistra),
- quello del totale degli appunti (sezione destra), con ciascun livello che può essere ripassato separatamente o insieme agli altri.
Non solo quindi si impara di più mentre si prendono gli appunti, ma si ha anche a disposizione uno strumento di studio/ripasso più strutturato e veloce.
Conclusioni sul Metodo Cornell
Molte persone, quando prendono appunti oppure scrivono schemi, sottolineano, fanno mappe, leggono un libro, commettendo un errore fondamentale: si mette tutto sullo stesso piano.
- Ci si concentra cioè sulla quantità delle informazioni, cercando di non farsene sfuggire nessuna.
- Purtroppo, però, l’ansia di non perdersi nulla, alla fine diventa solo un esercizio di trascrizione meccanico, per non dire inutile.
Il risultato, paradossale, è che dopo pochi minuti già non ci si ricorda quasi nulla di ciò che si è scritto, e gli appunti o schemi prendono l’aspetto di muri impenetrabili di parole.
Il giusto approccio, invece, è dedicarsi agli aspetti qualitativi, cominciando fin da subito a
valutare
,analizzare
e soprattuttoscegliere
quello su cui vale la pena concentrarsi.In questa maniera, grazie allo sforzo mentale che richiedono queste operazioni, il processo di apprendimento inizierà già da subito.
Quando ci si sforza a revisionare il materiale di studio secondo alcune regole precise, riesci ad aumentare:
- la velocità con cui viene
processato
il materiale; - la memorizzazione;
- la comprensione, come quando si rielabora il materiale di studio.
- la velocità con cui viene
Al contrario, quando ci si comporta in maniera passiva, sperando che, a forza di ripeterlo, il materiale si trasferisca - come per osmsosi - al cervello, i risultati sono piuttosto deludenti, soprattutto per le materie tecnico-scientifiche.
anche quando si utilizza il metodo Cornell si possono perdere delle informazioni: se essa è davvero importante potrà essere integrata in un secondo momento poiché sarà presente in molte fonti: web, YouTube, libri di testo, etc.
- Una volta invece che si investe del tempo nel prendere degli appunti dei quali non si ricorderà praticamente nulla: quel tempo è perso per sempre.
